I disturbi vulvo vaginali dell’apparato sessuale femminile sono molto diffusi, comuni a molte donne di età diverse, spesso collegabili a carenza estrogenica.
Si accentuano soprattutto nel periodo della menopausa causando, in particolare: secchezza vaginale, dispareunia (dolore all’atto sessuale), prurito, bruciore, lichen scleroatrofico.


Una delle tecniche, che sembra avere i migliori risultati, é la rigenerazione tissutale mediante trapianto adiposo autologo (lipofilling).
Lo si esegue in anestesia locale, eventualmente con sedazione.
Consiste nella infiltrazione di tessuto adiposo (con cellule della frazione vascolo-stromale) nei tessuti danneggiati della vulva e vagina e della area perineale.
Questo tessuto adiposo (grasso che però contiene cellule e fattori che si è dimostrato abbiano capacità rigenerative naturali) viene prelevato dai fianchi, cosce, addome o dove la Paziente preferisca con cannule di pochi millimetri ed incisioni minime. Viene quindi reiniettato con cannule ancora più piccole nelle zone desiderate (vulva, vagina, perineo).
Gli effetti volumizzanti sono immediati, gli effetti rigenerativi sono evidenti a partire da alcune settimane dall’intervento e possono essere potenziati da successive sessioni terapeutiche dello stesso tipo.

Una ottima alternativa, che richiede solo una innocua sessione ambulatoriale, consiste nella infiltrazione di un acido ialuronico appositamente studiato ed approvato per la regione genitale femminile. Lo si inietta, eventualmente dopo una anestesia locale, nei tessuti danneggiati di vulva, vagina e della area perineale.
L’acido ialuronico è riassorbibile e sicuro (vantando ormai decenni di esperienze cliniche su tutto il corpo).